La Rassegna
La Rassegna dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna (ISRE) si tiene a Nuoro ogni due anni e rappresenta una delle rare occasioni in Italia nelle quali sia possibile assistere alle più significative produzioni internazionali del cinema etnografico.
Dalla scorsa edizione la manifestazione, assunta la denominazione di SIEFF - Sardinia International Ethnographic Film Festival- ha abbandonato la sua tradizionale caratterizzazione monotematica e ha incentrato il suo programma su una selezione di film non anteriori al 2003 guidati da una prospettiva etnoantropologica e attenti all’introduzione di elementi di innovazione nella struttura narrativa.
La tredicesima edizione si è svolta dal 18 al 24 settembre 2006 e ha presentato un programma costituito da film giunti dalle più diverse parti del mondo che sono stati selezionati da un Comitato composto da Elaine Charnov (Margaret Mead Video and Film Festival, New York), David MacDougall (Centre for Cross-Cultural Research, Australian National University, Canberra), Marc Henri Piault (Ecole des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris) e Paolo Piquereddu (Direttore Generale dell’ISRE, Nuoro).
Una Giuria internazionale composta da Rolf Husmann (Presidente della Commission on Visual Anthropology (CVA), Università di Gottinga e Heidelberg), Judith MaCDougall (Centre for Cross-Cultural Research, Australian National University, Canberra), Antonio Marazzi (Università degli studi di Padova), Patrícia Monte-Mór (Università Statale di Rio De Janeiro, UERJ), Yasuhiro Omori (National Museum of Ethnology, National Institutes for the Humanities, Osaka) e Keyan Tomaselli (University of KwaZulu-Natal, Durban), ha attribuito il premio “Grazia Deledda” per il miglior film ( 10.350 Euro) , ex-aequo, a Taimagura Baachan, di Yoshihiko Sumikawa (Giappone), ed a Whose is this song?, di Adela Peeva (Bulgaria); il premio per il miglior film prodotto e ambientato in paesi del Mediterraneo (6.200 Euro) a Gosto de ti como es, di Silvia Firmino (Portogallo); e il premio per il miglior film di autore sardo (6.200 Euro) a Tu Nos, Ephysi, Protege, di Marina Anedda.
Una giuria speciale, composta da studenti e dottorandi dei corsi di laurea nelle discipline demo-etno-antropologiche delle Università della Sardegna, ha assegnato il premio per il film più innovativo (6.200 Euro), ex-aequo, a Une Fanfare Africane di Hugo Zemp (Francia- Costa d’avorio) e Whose is this song di Adela Peeva (Bulgaria).